Ottimizziamo il codice per i motori di ricerca
Una delle questioni più controverse è la keywords density all’interno di un sito web. Molti addetti del settore sono convinti che sia importante per essere indicizzati sui motori di ricerca, altri invece la snobbano e credono che non sia il fattore chiave per emergere sulle prime posizioni.
Personalmente io credo che un codice ottimizzato sia il primo passo per essere posizionati in maniera proficua su Google, Bing, Yahoo. Andiamo a vedere come utilizzare in maniera corretta parole chiave senza eccedere nel loro utilizzo.
Di cosa si tratta?
La keywords density non è altro che il numero di occorrenze della parola stessa nella pagina rapportata al numero totale di parole nella pagina stessa. Quindi se una parola compare tre volte e un’altra ne compare sette la seconda avrà un valore di keywords density maggiore rispetto alla prima.
Il fattore di occorrenza non è stabilito solo per la singola parola ma anche per gruppi di parole; nel mio caso potrebbe essere utile “spingere” un gruppo di parole quali Realizzazione Siti Web oppure Creazione Siti Veneto e per questo motivo dovrei riuscire a utilizzare nel mio testo un alta percentuale di questi termini combinati. Ovviamente non è così semplice, anche perché nell’individuazione di combinazioni di parole chiave entriamo su di un argomento spinoso. Alla base di come un motore di ricerca valuti la densità delle parole chiave ci sono dei conti matematici ed algoritmi di analisi semantica che in questo articolo non voglio trattare. Questa dev’essere più che altro una guida pratica.
Quanto possiamo “spingerci” oltre per utilizzare certe parole chiave?
In linea di massima avere un Keywords Density (KD) che oscilla tra il 2% e il 3% è ottimale per quasi tutti i motori di ricerca, con lievi differenze. Spesso si tende a riempire la pagina che vogliamo portare nelle prime posizioni della SERP (Search Engine Results Page) con parole chiave che vorremmo fossero ben posizionate per portare più visitatori possibili nelle nostre pagine.
La realtà dei fatti è ben diversa. I motori di ricerca si accorgono se noi “forziamo” il testo per utilizzare una tecnica a loro estremamente sgradita, cioè quella di aumentare la KD in maniera indiscriminata. Questo è dettato da parte loro dalla logica, una pagina che utilizza troppo una parola o una frase a livello qualitativo di testo e contenuti non apporterà nulla all’esperienza di navigazione dell’utente. Il testo risulterebbe troppo ridondante e “fiacco”. Per questo motivo il nostro sito sarebbe visto poco interessante e posizionato in 3°, 4° o addirittura 10° pagina nella SERP.
Per noi il risultato quindi sarebbe disastroso.
Come ottenere quindi buoni risultati?
Per prima cosa imponiamoci di scrivere un testo fluido, naturale e senza forature semantiche. Ciò non vuol dire non puntare a parole chiave interessanti per i nostri scopi ma semplicemente non abusarne in maniera indiscriminata.
Secondariamente produrre un codice pulito e corretto utilizzando attributi come ALT per link e immagini. Magari su questi attributi possiamo spingere la nostra parola chiave pur mantenendo il testo “pulito”.
In ultima analisi produrre un titolo di pagina abbinato a tag quali <h1>, <h2> e <h3> che rispettino il contenuto della pagina e non siano solo dei semplici slogan pubblicitari.
Posizionare un sito web su internet quindi non è un’operazione semplice che spesso non riesce al primo colpo, si tratta di un continuo lavoro di affinamento che darà risultati edificanti solo nel lungo periodo. Perseverare è obbligatorio, ma sempre nel modo giusto. Le scorciatoie purtroppo possono solo portare a eventi negativi per la nostra SERP.